Celebrazione caratterizzata dalla gratitudine per una vita lunga, spesa totalmente per il Signore e al servizio di uomini e donne del territorio diocesano.
Ognuno di noi conserva un ricordo, che vorrebbe raccontare a testimonianza dell’affetto e della gratitudine.
Un gesto, che mi ha commosso: ieri mentre arrivo all’obitorio, dove è composta la salma, incontro una signora che vegliava e pregava davanti a don Giuseppe. Mi racconta con spontaneità e con serena consapevolezza: “Sono qui per rendere onore a don Giuseppe che mi ha battezzata, cresimata, mi ha fatto la prima comunione, mi ha sposata e ha celebrata il 50° del mio matrimonio”. E’ il racconto grato verso il padre nella fede e il maestro di vita. Mi dice: ”Padre, posso darle una piccola offerta, una candela per don Giuseppe?”...
Categoria Omelie
Trascorriamo una serata di festa, ma vissuta con spirito cristiano: gioia, fraternità, ringraziamento e speranza.
Abbiamo ascoltato nel Vangelo:
“Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”.
Quali cose?
– La Scrittura, la Parola di Dio annunciatale e che si va realizzando e che apre prospettive inspiegabili, inattese e sorprendenti;
– L’evento della maternità;
– la nascita di Gesù, figlio di Dio e suo, nato in una situazione di disagio, di povertà, carica di mistero;
– Il pellegrinaggio a Betlemme, a piedi, carico di disagi e di fatica, specie per Lei, in avanzato stato di gravidanza;
– anche l’adempimento rituale, previsto dalla Legge, della circoncisione del Bambino, quando gli viene imposto il nome di Gesù- Salvatore, Dio salva: “Quando furono ...
Questa notte, la comunità cristiana si raduna, attratta dalla meraviglia del Natale, da segni e tradizioni incise nella mente e nel cuore di ognuno e che riportano al tempo felice dell’infanzia, a ricordi gioiosi indimenticabili, legati alla famiglia: genitori, nonni, persone care, e ad eventi, che ci sembra di rivivere e custodire.
Questa notte completiamo il presepe, ponendo l’ultimo personaggio: il bambino Gesù, nella mangiatoia accanto a Maria e Giuseppe, al bue e all’asinello, così come fece San Francesco, citato da Papa Francesco nella lettera Admirabile signum.
Anche i pastori, uomini che riscuotevano scarsa considerazione per essere ritenuti disonesti, ladri, e inosservanti delle tradizioni religiose, richiamati dagli angeli mentre vegliavano il gregge durante la notte, so...
Come ogni anno, rinnoviamo l’appuntamento, nei giorni prima di Natale, in questo luogo, spazio del vostro impegno lavorativo, per la celebrazione della messa di Natale e così scambiarci gli auguri di Buone feste.
Siamo qui, come membri della famiglia di AST, delle acciaierie di Terni, mescolati al di là dei ruoli, e animati dalla fede per condividere le ragioni di speranza che tutti noi riconosciamo provenienti dalla nascita di Gesù Cristo, nostro salvatore.
Ragioni di fede e di speranza, espresse da maestranze, impiegati, operatori vari, proprietà, familiari, amici, che diventano preghiera verso Colui che, facendosi uomo, ha condiviso le nostre fatiche, i progetti e le aspirazioni.
Per aiutarci ad entrare nel mistero di Natale papa Francesco quest’anno, sulle orme di San Francesco ...
La comunità nella sua interezza, popolo santo fedele di Dio: fedeli, religiosi, ministri vari, diaconi, presbiteri, vescovo, è radunata nell’attesa della venuta del Signore Gesù: Maranatha! invochiamo all’inizio di una nuovo anno liturgico.
Ogni domenica, siamo ecclesia-convocata per annunziare-celebrare la morte-risurrezione del Signore nell’attesa della sua venuta.
Questa assemblea particolare è convocata per invocare il dono dello Spirito su questi fratelli, destinati all’Ordine del diaconato, quali banditori senza riserve della presenza-venuta del Signore nel consesso umano e nel mondo intero: creazione, animali e piante.
Un evento di grazia che si pone all’inizio del tempo di Avvento, tempo di grazia per il rinnovamento della nostra vita, per la santificazione della Chiesa...
Un saluto deferente alle Autorità, ai sacerdoti, agli ospiti di Civitavecchia, ai rappresentanti della Comunità ecclesiale di Civitavecchia, alle varie associazioni ed Enti che organizzano questa festa.
Un caro e affettuoso saluto agli Amerini, specie a coloro che sono intervenuti alla celebrazione.
La festa della Patrona Santa Fermina, momento in cui si celebra e si rinnova l’identità civile e cristiana della città, per la quale Fermina è iniziatrice e fondamento, ma anche della nostra Diocesi che la venera Patrona insieme ai Santi Valentino e Giovenale.
Nella festa di Cristo Re, noi popolo, redento dal Sangue di Cristo, celebriamo il nostro Re, conclusione e ricapitolazione del tempo, della storia, dell’umanità...
Leggi >Nella festa di Cristo Re, noi popolo, redento dal Sangue di Cristo, celebriamo il nostro Re, conclusione e ricapitolazione del tempo, della storia, dell’umanità. Gesù regna dalla croce, in cima alla quale un cartiglio illustra la sua identità: Costui è il re dei Giudei.
Un crocifisso è re, che i propone al generale confronto e provocazione, che non risponde con la sua potenza alla violenza, agli insulti, alle provocazioni.
Ecco l’uomo, ecco come si vive e come si muore: un amore senza misura, di misericordia e perdono, di abbandono a Dio. Muore con la promessa al ladrone pentito e a tutti i ladroni di oggi: Oggi con me sarai nel paradiso.
Solo chi ha ricevuto lo Spirito, ha seguito Gesù nel suo percorso verso Gerusalemme può comprendere e accettare il mistero di Gesù, della sua so...
Messa in suffragio dei poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego
INTRODUZIONE
La notizia dell’uccisione dei due poliziotti ha colpito non solo la Polizia di Stato, ma tutta la nostra nazione. Anche noi da Terni abbiamo seguito con commozione i funerali di Trieste.
Oggi, per iniziativa del Sindaco avv. Latini e del questore dott. Messineo si è voluto questa messa per stringerci attorno alla Polizia di Terni e ai familiari per esprimere gratitudine, ammirazione e affetto per questi servitori dello Stato. Ma anche chiedere al Signore di aiutarci a leggere nella fede un fatto assurdo e pregare per i due defunti e per i loro familiari perché accolgano le consolazioni del Signore e la sua misericordia.
OMELIA
Questa celebrazione si snoda in una molteplicità di sensazioni e sentimenti: d...
Siamo convenuti in questo luogo di riposo (cimitero) per compiere un gesto non puramente formale, la visita ai nostri cari defunti: parenti, conoscenti, amici, benefattori che hanno lasciato lo spazio operoso, spesso frenetico, della società civile e sono radunati qui.
Ognuno viene qui con motivi e sentimenti personali, di varia intensità, ma tutti accomunati dal ricordo, la memoria, il rimpianto, il dolore, tanto più lacerante quanto maggiormente recente è la data della morte dei cari: genitori, figli, persone care. Siamo qui a ripetere, in una liturgia per nulla sorpassata, il pellegrinaggio della memoria, dell’onore e del tramandare e prolungare quella che continua ad essere una presenza viva per noi e per le generazioni future...
Questa sera in maniera speciale facciamo corona alla Chiesa, sposa di Cristo, della quale tutti noi siamo membri, convocati dal Padre, consacrati nel santo battesimo e santificati dallo Spirito Santo nel Sangue di Cristo. Il Concilio Vaticano II ci ricorda che siamo Popolo di Dio in Cammino verso la Gerusalemme celeste secondo l’insegnamento di Pietro (nel seconda lettura):
“Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia”. (1Pt 2, 9-10).
Quale strabiliante annuncio, quale...