In occasione della visita pastorale del vescovo nella parrocchia di San Paolo, sono stati ricordati nella celebrazione prefestiva di sabato 21 aprile, i 400 ragazzi deceduti prematuramente o in indicenti. Una celebrazione che è divenuta negli anni un appuntamento tradizionale che riunisce per fare memoria dei loro cari prematuramente scomparsi, genitori, parenti e amici.
“In questi giorni di visita pastorale nelle case ho trovato tanta sofferenza ma anche tanta forza nell’affrontare le difficoltà e problemi – ha detto il vescovo – sofferenza che solo il Signore può confortare. questa sera nella celebrazione vogliamo ricordare tutti i nostri giovani, i vostri figli che prematuramente sono morti, siamo qui per esprimere la nostra fede e la nostra speranza nella resurrezione. Nella eucarestia che stiamo celebrando incontriamo i nostri cari defunti che sono viventi nel Signore. La natura umana non può eliminare il dolore, i sentimenti, ma la fede e la speranza nel Signore risorto deve aiutarci ad incontrare i nostri morti che sono vivi in Gesù risorto. Se non siamo portatori di questa speranza la nostra fede è vana, il nostro dirci cristiani è vano. Questa sera vogliamo accogliere l’amore di Gesù che ci invita a vivere con speranza. Anche noi assumiamo gli atteggiamenti di Gesù disposti a donare almeno un po’ della nostra vita ai fratelli nel nome di Gesù, allargando la cerchia dei destinatari del dono della nostra vita. In questa messa chiediamo di ravvivare la speranza e di comprendere la presenza di Cristo in questo tempo particolare e in questa comunità”.
