Sulle orme di antichi pellegrini e recuperando la tradizione devozionale dei cammini a piedi verso i luoghi santi. La ripresa dell’attività pastorale ha visto la comunità diocesana riunita nella celebrazione al santuario della Madonna del Ponte di Narni Scalo. Un pellegrinaggio di preghiera, di comunione e di affidamento della diocesi a Maria, che trova le sue radici nella devozione mariana, legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio, quello della Madonna del Ponte, dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata.
Un pellegrinaggio a piedi promosso da Comunione e Liberazione al quale hanno partecipato un centinaio di fedeli, che dalla cattedrale di Terni ha raggiunto il santuario della Madonna del Ponte tra canti e preghiere, intercalati dalle riflessioni di papa Francesco.
“Vogliamo affidare a Maria tutte le nostre speranze e tutte i nostri desideri – ha detto il vescovo alla partenza dei pellegrini – e chiedere a Gesù che ci aiuti a seguire la nostra strada con la sua grazia e la sua benedizione. Naturalmente c’è tutta la simbologia e la realtà del cammino, della fatica, del pregare, del dialogare, del gioire e sono sentimenti vissuto con intensità e entusiasmo. Vi affido anche un’intenzione particolare che è quella di rappresentare il cammino che sta per iniziare in quest’anno pastorale e alla vigilia del Giubileo della misericordia: che il Signore ci illumini nel fare le scelte giuste che ci aiutino a crescere e a ricevere la misericordia del Signore a promuovere quelle iniziative che possono aiutare le persone a beneficiare della misericordia del Padre”.
Il pellegrinaggio al santuario della Madonna del Ponte segna l’inizio dell’anno pastorale della comunità diocesana. “E’ bello ritrovarci insieme, radunati ai piedi di Maria, per invocare da Lei nuovo slancio e nuovo entusiasmo per il prosieguo del cammino di fede e di evangelizzazione della nostra comunità diocesana – ha ricordato il vescovo -. I temi della comunione e della missione, che sintetizzano gli obiettivi del nostro programma pastorale dell’anno, sta avendo attenzione e suggerimenti da parte di sacerdoti e operatori pastorali. Ci stiamo preparando perché il prossimo Giubileo della Misericordia, 8 dicembre, sia la traccia con cui leggere e affrontare ogni iniziativa della nostra vita personale, ecclesiale e sociale. Iniziamo questo anno di grazia in questo Santuario mariano diocesano, luogo che ricorda la presenza e la missione di Maria nella nostra vita e nella nostra Chiesa particolare. Santa Maria del Ponte ci insegni a porci al crocevia di ogni relazione umana, sociale ed ecclesiale e ad accogliere con misericordia e benevolenza ogni uomo viandante, concittadino, straniero o profugo, che la Provvidenza pone sul nostro cammino”.
Un pellegrinaggio per scendere in profondità nella fede, per cogliere una nuova forza, una nuova ispirazione alla sequela di Cristo: “Seguire Gesù, tenerlo d’occhio vuol dire mantenere continuamente il navigatore satellitare acceso, sintonizzarlo sul suo cammino: pregare, tenere presente sempre Cristo ed avere da lui le indicazioni per le scelte della vita – ha concluso il vescovo -. Per questo occorre porsi all’ascolto del vangelo che è la luce che ci guida. Condividere ogni istante la scelta che ha fatto, un nuovo impegno comunitario”.