Una vera festa della comunità è stata quella celebrata nella messa di domenica 7 ottobre a conclusione della visita pastorale del vescovo alla parrocchia di San Giovanni Bosco a Campomaggiore. Quattro giorni vissuti nell’incontro con le diverse realtà associative parrocchiali, con i ragazzi del catechismo, dell’Agesci, con gli studenti delle scuole del territorio, nella visita ai malati e anziani.
Nella stessa celebrazione è stato conferito il ministero dell’accolitato al seminarista Giuseppe Zen, che sta svolgendo il suo servizio nella parrocchia e dove continuerà il suo cammino verso il sacerdozio, ora anche nel servizio all’altare, ai malati e ai poveri. Inoltre è stato celebrato il sessantesimo anniversario di matrimonio di due parrocchiani, Arnaldo e Iole.
Una parrocchia giovane per costituzione, ricca di proposte associative e articolata in varie realtà pastorali di carità e catechesi e nell’oratorio, accompagnata verso il Signore con amore dai sacerdoti don Paolo e don Marco e dal diacono Evaldo.
“Sono stati giorni molto belli, ho visto una comunità dove i rapporti sono buoni, fraterni, sono allegri come voleva san Giovanni Bosco – ha detto il vescovo -. Una comunità dove sono tanti i ministeri che vengono esercitati all’altare al servizio dei ragazzi, alle coppie di fidanzati, a servizio dei giovani. In particolare la pastorale giovanile è varia e articolata dall’Agesci all’attività della polisportiva. E’ necessario però formare gli educatori e i genitori dei ragazzi per far amare il Signore per superare contrasti e difficoltà. Ho visto una buona relazione con il territorio, con le istituzioni civili, la scuola, relazioni che vanno mantenute e migliorate, perchè la chiesa sia sale della terra e fermento che dà senso a tutta la messa”.
Infine, l’invito del vescovo è stato quello a restare più uniti alla diocesi: “questa parrocchia è una cellula della chiesa e vi invito ad avere più riferimento alla diocesi per camminare insieme ad incrementare la vita pastorale secondo il piano pastorale di Comunione e missione nell’annunciare il Vangelo nei propri ambiti di vita.”. Quindi un riferimento all’annunciato e prossimo cambio del parroco: “sia per voi un nuovo inizio, un nuovo slancio verso il Signore, nel crescere come cristiani a servizio della chiesa” ha concluso il vescovo.