La seconda giornata della visita pastorale del vescovo alla parrocchia di Gabelletta è stata caratterizzata dall’incontro con i malati nelle loro case, gli anziani per la preghiera in parrocchia, ma anche dall’incontro con con gli operatori pastorali: catechisti, commissione liturgica, Caritas parrocchiale.
“Il vostro è che la Chiesa è un servizio al corpo di Cristo – ha detto il vescovo – e per questo c’è bisogno di ascoltare il vangelo, di crescere nella vita di fede, speranza e carità appunto con la catechesi e l’annuncio del vangelo, nell’aiuto ai poveri ai malati ai bisognosi attraverso il servizio della Carità e attraverso la Ministero della Santa Comunione. Non dimenticate: quando avete deciso di impegnarmi nella comunità voi avete ricevuto in vari modi una chiamata dal Signore e avete risposto di sì. E’ con questo spirito che dovete continuare. Ma i primi destinatari del vostro servizio siete voi stessi, perchè anche voi cresciate nell’amore del Signore e nell’amore dei fratelli, e questo va fatto sempre nello spirito di fraternità e comunione, nel perdono o non nella competizione. Prima di fare Bisogna sentire e promuovere dentro di noi questa dimensione di carità e di amore che ci viene dal Signore e che poi ritorna a lui e ai fratelli”.
Altro incontro è stato quello con le famiglie. Un momento di condivisione di esperienze personali e comunitarie in parrocchie con una breve catechesi del vescovo. “La famiglia è in continuo cammino per incontrare il Signore, tutti siamo pellegrini e tutti e forestieri in questo mondo, perchè la nostra patria è il cielo” ha ricordato mons. Piemontese.
Sottolineando il fondamentale ruolo della famiglia nella crescita dei ragazzi nella vita di fede, ha esortato i genitori a condividere la crescita nella fede con i propri figli.
“Crescere un figlio è un fatto di cuore ed è un cammino comune, i genitori si pongono accanto ai figli nel ripensare quello che e hanno accantonato negli anni, per riscoprire la vita di fede insieme. Un opportunità unica per crescere nella sensibilità della conoscenza del Signore. Voi siete i sacerdoti della vostra chiesa domestica che è nata il giorno del vostro matrimonio”.