La visita pastorale del vescovo nella parrocchia di Santa Maria Annunziata e San Brizio a Papigno si è conclusa con l’incontro con i genitori e ragazzi del catechismo e con la celebrazione nella seconda domenica di Quaresima il 25 febbraio.
Il vescovo, nell’omelia ha ricordato l’incontro avuto con i malati e anziani che ha visitato nelle loro case, con i quali ha dialogato, pregato e “portando la consolazione e conforto cristiano”. Alla celebrazioni erano presenti i confratelli della Confraternita di Sant’Antonio di Padova che il vescovo ha incontrato il sabato e che ha invitato a rinvigorire nella presenza di nuovi confratelli, nella finalità caritativa della stessa e nella spiritualità, curando formazione con incontri periodici di catechesi e lettura del Vangelo, con pellegrinaggi e tenendo viva la spiritualità missionaria di Sant’Antonio a cui la confraternita è dedicata.
“Questa comunità è arricchita dalla grazia della sofferenza per età e malattia da parte di molte persone anziane – ha detto il vescovo – e l’assistenza dei familiari che mostra la dimensione dell’amore e del sacrificio”.
Altri punti sono stati evidenziati dal vescovo: “la parrocchia non manifesta grande dinamismo pastorale, ma tutto è incentrato sul parroco, non vi sono gruppi ecclesiali e il consiglio pastorale parrocchiale e i catechisti e la formazione cristiana sistematica per adulti. Assenza di adolescenti e giovani che abbiamo riferimento alla parrocchia”. L’invito è stato quello a porsi al servizio della parrocchia e della pastorale ecclesiale creando iniziative perchè la comunità possa crescere ed essere sempre più viva, in un cammino comunitario che sia segno di fraternità e condivisione nella preghiera comunitaria. “Voi che siete più assidui fatevi un po’ missionari verso gli altri abitanti del paese, perchè la comunità possa essere più viva e numerosa” ha concluso il vescovo.
Ai genitori dei ragazzi del catechismo, che ha incontrato prima della celebrazione, il vescovo ha ricordato come l’impegno di evangelizzare i bambini e la preoccupazione della crescita cristiana sia dei genitori in collaborazione con la chiesa e la comunità parrocchiale e come la dimensione educativa dei genitori non sia a senso unico nel dare principi e valori perchè “a vostra volta venite educati dai vostri figli nelle domande che vi pongono” ha detto loro. “Non lasciatevi sfuggire questo tempo con i vostri figli, la pienezza di una relazione e un cammino che riguarda pure voi. Per questo credo sia importante che ci siano anche incontri per i genitori paralleli a quelli dei bambini, perché possiate percepire la ricchezza del cammino che fanno i figli e camminare insieme a loro, crescere insieme a loro”.