La Cittadella porterà il nome di Mons Sandro Bigi, recentemente scomparso, un grande prete testimone di carità che ha avviato questo progetto da diversi anni.
E’ una struttura poliedrica per rispondere a bisogni diversi dei poveri e delle persone in difficoltà che vivono nel territorio amerino. In particolare le attività che partiranno sono:
1. un servizio socio-assistenziali, a carattere residenziale e semi-residenziale diretti a soggetti in età minore, con particolare riferimento a minori stranieri non accompaqnati di età che va dai 16 ai 18 anni
2. un centro di accoglienza per i neo maggiorenni che da minorenni sono stati accolti nel centro per minori, così da poterli assistere e guidarli nella loro autonomia e indipendenza acquisita con la maggiore età
3. uno spazio per l’accoglienza dei pellegrini
4. l’Emporio della solidarietà amerino
5. l’ampliamento del laboratorio sartoriale delle donne immigrate che è già attivo in Amelia.
Il luogo dove si realizzerà la Cittadella della Solidarietà è un palazzo del XVI sec. situato al centro storico di Amelia nella Parrocchia di San Francesco in Amelia.
L’immobile detto popolarmente “Ospedaletto” risale alla prima metà del XVI sec. in quanto, insieme alla Chiesa adiacente fu sede del primo nosocomio amerino come dice un’epigrafe latina murata sulla facciata” fu aperto un ospedaletto pe’ poveri e pellegrini”. Tale nosocomio è ritenuto uno dei più antichi d’Italia.
L’intero immobile da ospedale per i poveri e pellegrini diventerà la Cittadella della Solidarietà che non solo offrirà ospitalità ma diventerà il punto di riferimento della pastorale della carità del territorio amerino:
– favorirà il percorso di accompagnamento di chi è in difficoltà a rientrare a pieno diritto nella comunità perché aggiungerà un altro mattoncino al sostegno di chi si trova nel disagio e nella mancanza di speranza per il futuro, un sostegno attento alla dignità della persona;
– consentirà alle Comunità parrocchiali di crescere nella consapevolezza e nell’esercizio della responsabilità come comunità di cristiani nei confronti di chi è nel bisogno
– favorirà il coinvoglimento delle famiglie presenti nelle Comunità parrocchiali nell’esercitare e vivere l’azione di accompagnamento di altre famiglie e persone che hanno bisogno di una relazione di vicinanza, di orientamento insieme al sostegno alimentare fornito con questa nuova modalità;
– consentirà un rafforzamento del lavoro in rete
L’intero progetto è gestito dall’Associazione di Volontariato San Martino e una volta completato vedrà l’impegno diretto della Caritas Parrocchiale di Amelia
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