Circa quattrocento ragazzi e i loro animatori si sono ritrovati per la giornata diocesana dei Gre.st “Si va in scena”, mercoledì 5 luglio presso l’oratorio salesiano di San Francesco di Terni. Un’intera giornata di festa e allegria conclusa con la preghiera nel santuario di San Francesco.
Una giornata per favorire l’incontro e la socializzazione tra bambini di diverse parrocchie. Ogni equipe formativa dei giovani del servizio di Pastorale giovanile ha animato la grande festa con giochi, dalle 10 alle 11.30, con i laboratori e prove alla scoperta dei propri talenti dalle 14 alle 15. A conclusione della giornata la preghiera comune e la consegna ad un rappresentante di ogni oratorio dei diplomi che attestano il compimento del percorso formativo “Si va in scena”.
Uno spazio particolare è stato dedicato ai bambini dai 3 ai 5 anni che svolgono il Gr.est negli asili di Borgo Bovio e CampomaggioreE Borgo Rivo, e ad un laboratorio formativo che ha visto impegnati circa 50 ragazzi che per il primo anno stanno svolgendo l’attività di animatori.
Grande l’impegno dei giovani che animano con i giochi, canti e preghiera i quotidiani incontri dei bambini e ragazzi, e quello delle parrocchie che hanno messo a disposizione strutture, organizzato l’accoglienza offendo in molti casi anche i pasti ai partecipanti, con gioia e disponibilità per dare l’opportunità ai ragazzi di vivere un’esperienza di amicizia e comunione. I Gre.st si tengono nelle parrocchie negli oratori della Cattedrale di Terni, di Rocca S. Zenone, S. Maria della Misericordia, S. Giuseppe Lavoratore, S. Antonio in Terni, S. Maria del Rivo, Nostra Signora di Fatima, San Giovanni Bosco, San Francesco Terni, Sacro Cuore eucaristico Terni, Santa Maria della Pace a Valenza, Immacolata Concezione alla Polymer, S. Antonio in Narni Scalo, Ponte S. Lorenzo di Narni, Cattedrale di Narni, oratorio S.Maria Ausiliatrice di Amelia, Fornole e a Guardea.
Il tema scelto “Si va in scena” vede impegnati i protagonisti nel guidare i bambini nella difficile ricerca dei propri talenti attraverso il gioco, l’attività, i laboratori creativi, la musica, il canto. La storia è ambientata in una scuola di arti. Superate le prime selezioni i ragazzi dovranno ogni giorno scoprire un’arte: canto, danza, recitazione, fotografia, cinema. 10 tappe con 10 rispettive arti. Il percorso di preghiera ha come tema le parabole, l’esempio di arte di Gesù che ci è arrivato. Narrazioni che ci insegnano lo stile del linguaggio e la sostanza della vocazione: il Regno di Dio e il suo incontro. È chiara quindi l’analogia del progetto educativo tra l’andare in scena a teatro e l’andare in scena nella vita vivendola da protagonista.
“Tu non sei un numero ma hai i numeri per essere qualcuno” dice la canzone che fa da inno a questi centri estivi. Vivere da protagonisti la propria vita richiede riscoprire la propria vocazione. La vocazione è quindi il percorso che un uomo deve fare per realizzarsi, non una risposta statica ma un movimento progettuale e concreto che mantiene alto il dialogo con Dio e ciò a cui ciascuno è chiamato a compiere.
I Gruppi estivi in parrocchia propongono una crescita umana e spirituale dei ragazzi sfruttando il grande valore educativo del gioco. Sono molteplici gli ambiti di crescita che i Gr.est offrono: umana e cristiana, un utilizzo positivo del tempo libero, la possibilità di coltivare interessi e amicizie nel quadro di una maturazione personale. È chiaro quindi che le giornate di Gr.est, oltre ad essere piene di gioco e divertimento, sono contemporaneamente un grande mezzo educativo. I Gr.est. sono un’esperienza di amicizia e formazione umana che, permette ancora oggi di essere attenti ai ragazzi, ai bambini e ai giovani che hanno una sana voglia di crescere insieme nei valori della fraternità, del rispetto, della condivisione, ideali che Gesù stesso ha insegnato a vivere ai suoi discepoli. Un’esperienza che per molti è consequenziale a quanto vissuto durante l’anno nei gruppi parrocchiali e per altri un primo incontro con nuovi amici e con la proposta aggregativa ecclesiale.