Proviamo ad immaginare un mondo senza Chiesa cattolica, senza Parroco, senza la possibilità di battezzare i figli, senza la possibilità di avere un funerale religioso, senza la possibilità di far venire un sacerdote a portare l’Eucarestia ad un ammalato o a somministrare l’olio degli infermi a coloro che sono alla fine della loro vita, senza l’opportunità di avere consigli spirituali atti a superare difficoltà e sofferenze personali, anche da parte di coloro che sono ricoverati in ospedale!
Proviamo a riflettere sul tempo che dai preti viene dedicato a tutte queste attività e si comprende facilmente che quello del sacerdote è un generoso impegno personale missionario al fine di svolgere questi servizi nei confronti di tutti coloro che lo richiedono.
Dal 1987 con la Legge 20 maggio 1985 n. 222 l’ intervento dello Stato a favore dei sacerdoti è cessato del tutto . Non esiste più l’ assegno di Congrua.
Basta una piccola offerta, ognuno dia secondo le proprie disponibilità. Non rinunciamo, però, a partecipare al loro sostentamento che è il nostro grazie per la loro vita donata al Vangelo e agli altri. La nostra carità esprimiamola con le offerte liberali. Le nostre offerte sono deducibili dalla denuncia dei redditi e possono farsi mediante bollettino postale n. 57803009 intestato a Istituto Centrale Sostentamento Clero – Erogazioni liberali Via Aurelia 796, 00165 ROMA.
Prendi in fondo alla Chiesa il dèpliant “ Insieme ai sacerdoti” e troverai in allegato il bollettino postale per il tuo dono a tutti i sacerdoti diocesani in Italia.Puoi dare il tuo contributo anche per mezzo della tua carta di credito oppure con un versamento presso la tua banca o direttamente all’ Istituto Diocesano Sostentamento Clero.
Sentiamoci coinvolti in prima persona, facciamo crescere noi stessi e la nostra parrocchia nella carità, sentiamoci responsabili verso i nostri pastori perché grazie a loro nessuno è mai veramente solo.
Le tue offerte arriveranno all’ Istituto Centrale e verranno distribuite a tutti i sacerdoti, specialmente a quelli che ne hanno più bisogno. In tal modo, anche i sacerdoti delle comunità povere e piccole, potranno contare su una distribuzione equa delle offerte e condividere la comunione fraterna.
Diac. Evaldo Millesimi incaricato diocesano per il Sovvenire