Cari fratelli e sorelle, cari ragazzi
è una giornata solenne questa. Abbiamo accompagnato Gesù, mentre è entrato a Gerusalemme sopra un asino, lui il re mite, il re della pace. E dopo questo momento festoso siamo entrati in chiesa, è quasi cambiato il tono della nostra celebrazione. Abbiamo assistito, ascoltato, partecipato al racconto della passione, della morte di Gesù. Questi due elementi: la gioia e la passione sono due elementi che fanno parte della vita cristiana, che ha vissuto Gesù e che viviamo anche noi. Nel racconto della passione vorrei sottolineare un paio di aspetti particolari, che sono riportati solo da san Luca, gli altri evangelisti anch’essi raccontano la passione del Signore, ma questi particolari non li riportano...
Categoria Omelie
La settimana santa che sta per incominciare, la domenica quando ricorderemo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, un ingresso messianico, trionfale. Questa settimana si realizza ciò per cui Gesù è venuto sulla terra, donarsi all’umanità, che come dice San Giovanni “venne tra i suoi ma i suoi non l’hanno accolto”: Il Signore si dona l’umanità, offre la sua vita per mostrarci l’amore di Dio per l’umanità e per ciascuno di noi. Ecco in questi giorni noi rivivremo quei giorni Santi, ultimi di Gesù: l’ingresso in Gerusalemme, l’Ultima Cena, il tradimento, la passione, la morte, la sepoltura, e la notte di Pasqua la resurrezione. E’ un rinnovarsi, di anno in anno, di una memoria che al centro della storia dell’umanità, ma anche della nostra vita...
Leggi >Cari fratelli e care sorelle,
oggi il Signore ci ha presi con sé, su questo monte Tabor per manifestarci una piccola parte del suo splendore, della sua gloria, del suo volto trasfigurato. Nel nostro cammino verso la Pasqua, dietro a Gesù che va incontro alla sofferenza e alla morte, nel nostro cammino quotidiano fatto di difficoltà, di sofferenze, di progetti, sforzi, di cadute, di sconfitte, ma anche di vittorie nella vita familiare, nella vita coniugale quella che voi sperimentate tutti i giorni, ecco Gesù oggi ci ha presi con sé per mostrarci qual è la meta a cui siamo diretti e la consolazione che ci è riservata- IL Signore comincia trasfigurazione fin da ora.
Cari fratelli e sorelle, nella nostra vita quotidiana, vissuta nella scia della prospettiva del sacramento del matrimon...
Ricominciamo “da capo”
La nostra società conosce due modalità principali del tempo: lavoro – svago.
Lavoro che è sinonimo di fatica, generalmente costrizione, disagio… è il prezzo che si deve pagare per vivere o sopravvivere in attesa dello svago, divertimento, vacanza,
Il senso vero del lavoro e della festa purtroppo è nascosto e coperto dalla logica mondana e dalle manifestazioni amplificate e incentivate proposte dai media con la continua riproposizione e organizzazione di sagre, mascherate, carnevale, halloween, sfilate varie, vacanze invernali, pasquali, estive. Ogni occasione con i suoi riti e liturgie più o meno ripetuti e irriverenti.
Il tempo della Chiesa è tempo di Dio, per Dio, durante il quale l’uomo trova realizzazione, pienezza di vita nel senso più ampio, gioi...
Leggi >Oggi celebriamo la festa della promessa, festa degli innamorati, festa di coloro che stanno per “compromettersi” in un progetto di vita, definitivo, totale, senza riserve, per sempre.
Davanti alla tomba di san Valentino, la vostra storia oggi acquista profumo di primavera, chiarezza di motivazioni, orientamento definito, ricchezza di grazia, garanzia di riuscita, promessa di accompagnamento.
Siete qui per una promessa di amore. Avete voluto che tra di voi ci fosse Gesù e San Valentino, patrono degli innamorati.
Certo, nel vostro cuore, insieme all’entusiasmo e allo slancio amoroso, vi sono anche titubanze, incertezze, dubbi, paure.
In questi momenti di preghiera e di riflessione, il pensiero va alla storia del vostro amore, al vostro incontro...
Se il Signore non costruisce la casa (salmo 126)
Il pellegrinaggio dei ternani al colle di san Valentino: unisce ed esprime in misura variabile tradizione, fede, gioia e devozione verso il grande Santo e Padre della nostra comunità civile ed ecclesiale.
Celebriamo la festa prolungata, iniziata domenica scorsa, del santo patrono, primo vescovo e fondatore della nostra Chiesa, tutti noi, membri della Chiesa, debitori, continuatori e testimoni dell’annuncio del vangelo.
Questa comunità, in prima fila in questa operazione di custodia e trasmissione della fede e del messaggio di san Valentino.
Domenica scorsa ho trasmesso il messaggio alla chiesa e alla città: mi auguro che ognuno ritornandovi, alla luce della Parola di Dio possa coglierlo, meditarlo e svilupparlo.
Oggi richiamo qualche sp...
Se il Signore non costruisce la casa (salmo 126)
La festa del Santo Patrono, di san Valentino, risveglia in tutti, credo anche nei più tiepidi dal punto di vista religioso, sentimenti ed emozioni particolarmente vivi, legati alla storia personale, alla tradizione cittadina, agli affetti familiari e all’attualità della cronaca e della convivenza civile e sociale. Abbiamo lungamente preparato fin nei dettagli la nostra festa, orientando gli sforzi secondo finalità miranti ad accrescere la gioia della collettività, le celebrazioni civili e religiose, il benessere materiale, il sentimento di identità cittadina...
Leggi >Il frastuono della festa e l’attesa della mezzanotte ci impedisce di cogliere la bellezza e preziosità di questa giornata, nella quale la tradizione fa affiorare nelle nostra mente, quasi in una proiezione cinematografica la cronaca degli avvenimenti dell’anno trascorso, che ci hanno particolarmente segnato, che hanno incisoun segno indelebile nella nostra vita e che influiranno nel futuro della nostra storia personale, della società e della Chiesa. Come cittadini e come cristiani siamo chiamati a vivere questo passaggio sotto lo sguardo di Dio, leggendo gli eventi intrecciati da un disegno della Provvidenza e facendo opera personale e comunitaria di discernimento per scegliere ciò che va affidato all’oblio e ciò che va conservato e valorizzato...
Leggi >Questa celebrazione è memoria dell’evento, che ha segnato e inondato la pienezza dei tempi: la nascita di Gesù di Nazaret, figlio di Dio, che ha assunto e rivestito la natura umana nel seno della Vergine Maria. Evento che ha cambiato la storia, spartiacque tra il prima e il dopo di Cristo,principio e fondamento della Chiesa che da Gesù trae vita e splendore. L’umanità non è più quella di prima, vedendosi trasformata, nobilitata, santificata, divinizzata.
A Natale, la Liturgia ci aiuta a prendere consapevolezza di ciò che è accaduto in quella notte e della trasformazione ancora in atto per l’umanità e per ogni uomo.
Ma noi abbiamo dimenticato il senso e la trasformazione operata dalla nascita di Cristo...
Cari fratelli e sorelle,
anche quest’anno la famiglia delle Acciaierie si riunisce insieme alle autorità per vivere un momento di preparazione al Natale. Anzi per celebrare in maniera anticipata il Natale e scambiarsi gli auguri.
Iniziamo con questa domenica il tempo di Avvento, cioè il tempo che prepara alla venuta del Signore Gesù. La preparazione al Natale, nella cultura occidentale, anche in ambienti cristiani, l’attenzione in questo tempo di Avvento e di Natale è orientata soprattutto al passato, ricordo delle profezie dei Profeti, rappresentazione del primo Natale attraverso l’allestimento del presepe, dell’albero di Natale, degli addobbi, delle luminarie per riprodurre quel clima che la tradizione popolare ci ha trasmesso in 20 secoli.
La chiesa e la sua tradizione viva e spiri...