Venerdì 17 maggio ore 17.30 presso i locali della parrocchia di San Francesco a Terni.
“Perché una comunità possa continuare a vivere è necessario il riconoscimento reciproco non formale, la franchezza nelle relazioni – spiegano dalla segreteria dell’Azione cattolica diocesana -, la riaffermazione costante dei fondamenti e degli obiettivi comuni senza sfuggire al confronto né alla competizione delle idee ma riaffermando, anche in sede europea i criteri di sussidiarietà e solidarietà. La democrazia raggiunta in Europa è un bene prezioso, originale ma fragile. I principi di pluralismo, di stato di diritto, di separazione dei poteri, di dimensione solidale vanno declinati non solo a parole ma negli atti e nei provvedimenti
L’espressione di tante soggettività nazionali e statali ma anche sociali ed istituzionali non può diventare il pretesto per forme di esclusione. Lavorare per un umanesimo contemporaneo significa migliorare il presente non correre dietro a nazionalismi che hanno funestato, con esperienze drammatiche, gli inizi del 900 europeo. Per continuare a formare donne ed uomini liberi e forti abbiamo bisogno di conoscere di riflettere ma, soprattutto, di confrontarci senza schemi ideologici e con rispetto ed educazione”
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