Sabato 14 maggio, ad Otricoli, sarà celebrata solennemente la festa religiosa del santo patrono Vittore. Alle ore 10.30 nella collegiata di Santa Maria Maggiore il vescovo Giuseppe Piemontese, presiederà la Messa per la solennità dei santi Vittore e Corona, cantata dalla cappella musicale “Marzio Erculei”. Seguirà la processione della statua e delle reliquie del Santo per le vie del paese, accompagnata dai sacerdoti della vicaria di Narni, dalle confraternite, dai rappresentanti del corteo storico in costume d’epoca romana e dai fedeli.
San Vittore, giovane di Otricoli, fu arruolato nell’esercito romano, nella milizia equestre di stanza a Damasco in Siria. Durante la persecuzione di Antonino fu accusato dal prefetto dell’Egitto e della Siria e capitano generale dell’esercito imperiale dell’Asia di nome Sebastiano, di essere seguace del cristianesimo. Dopo l’interrogatorio e vari supplizi – gli furono spezzate le giunture delle ossa – fu gettato in una fornace ardente, gli fu fatto bere potentissimo veleno, fu sospeso ad una trave e gli furono bruciate le carni, fu decapitato il 14 maggio del 168 d.C.
Il corpo di San Vittore, riportato in patria e sepolto presso la città antica di Ocriculum non lungi dal Tevere, fu ritrovato dal vescovo Fulgenzio verso la metà del VI sec.
Il Vescovo fece costruire sopra la sua tomba un altare, intorno al quale ebbe origine l’Abbazia intitolata al suo nome.
A lui nel martirio è associata una giovane donna di nome Corona, che impressionata dal coraggio di Vittore nel superare le prove, si professò pubblicamente cristiana.