E’ Il sole dei cattivi di Paolo Consorti il vincitore della decima edizione del festival Popoli e Religioni. La giuria composta da Arnaldo Colasanti, Marek Lis e Mauro Cardinali ha scelto infatti l’opera prima dell’artista visuale che racconta la natività e la passione di Cristo visti attraverso il punto di vista di due celebri “cattivi” del Vangelo: Erode e Caifa.
Un’opera sperimentale che mescola fiction, documentario e improvvisazioni e vede la partecipazione di Elio e le storie tese e Sergio Cammariere alle musiche e di Nichi Vendola e dello stesso Elio nel cast.
Il premio per il migliore cortometraggio è andato invece allo spagnolo Acabo de tener un sueno diJavi Navarro, che racconta lo stesso sogno vissuto da una bambina occidentale (per il quale è un incubo) e una coetanea africana (per la quale è meraviglioso).
Menzioni speciali per Una ricostruzione silenziosa di Matteo Ceccarelli, Danny Boy di David Fratini e Resilienza di Andrea e Antonio Cavallini.
Assegnati anche i premi speciali del pubblico: Migliore attrice non protagonista alla coppia di madri (una israeliana e una palestinese) formata da Areen Omali e Emmanuelle Devos in Il figlio dell’altra di Lorraine Levy, migliore attore non protagonista Francesco Salvi per 10th & Wolf di Bobby Moresco, migliore attrice protagonista Celeste Casciaro per In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, migliore attore protagonista Luca Lionello e Nino Frassica per Il sole dei cattivi di Paolo Consorti, migliore sceneggiatura a Sylvain Estibal per il suo Insolito naufrago nell’inquieto mare d’oriente.
Il premio organizzato nell’ambito del progetto poesia dell’Istess “Popoli e religioni” è stato invece assegnato a Margherita Valigi e Saverio Spinella.
L’Angelo di Dominioni alla carriera è andato quest’anno a Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano e al regista israeliano Amos Gitai.
LA SERATA DI SABATO
Il film “Mare Chiuso” ha aperto ieri l’ottava e penultima giornata del Festival Popoli e Religioni alle ore 16.30 al museo diocesano. Stefano Liberti e Andrea Segre hanno seguito, tramite questo documentario, la vicenda degli oltre duemila migranti africani che vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo e respinti il Libia dalla marina e dalla polizia italiana in seguito agli accordi politici tra Berlusconi e Gheddafi. Sulla questione, in seguito alla visione del film, è intervenuto anche un rappresentante della Consulta per l’integrazione di Terni per ricordare le vittime della tragedia di Lampedusa. Il pomeriggio è proseguito poi con l’ascolto del Reading “Morti per acqua: Terra desolata (parafrasando T.S.Eliot)”prodotto dalla Fucina delle Parole di San Gemini, con Paola Barletta, Arcangela Contessa, Ermanno Crescenzi e dal la corale Casventum di San Gemini, diretta dal maestro Emanuele Grigioni. Nei rigraziamenti è intervenuto anche il vice sindaco di San Gemini con delega alla cultura Mimma Trotti.
La serata più solenne del festival si è aperta alle ore 21.00 al Cityplex Politeama con la visione del cortometraggio “Sentiero per Zion” di Giacomo Moschetti. Il video documenta il viaggio di Andrea Piazza, in arte Plaza, cantautore reggae, in Giamaica per registrare negli studi di un’autentica leggenda vivente del reggae: Alborosie. Successivamente alla proiezione del corto Giacomo Moschetti, Valter Vincenti e lo stesso Plaza sono intervenuti per la spiegazione del loro lavoro e per rispondere alle domande sulla cultura e la religione Rastafari. Il cantautore è anche stato protagonista di un breve momento musicale.
Poco prima di arrivare al momento più importante della serata, ovvero le premiazioni, il vicario episcopale dno Antonio Maniero ha preso la parola per un breve saluto. Novità di quest’anno, il premio per la poesia, promosso da Angela Chermaddi per conto dell’Istess, è stato assegnato a due ragazzi talentuosi del liceo, che sono stati chiamati sul palco proprio in seguito all’intervento del nostro vicario episcopale. Conclusosi questo breve intervento, il direttore Artistico Arnaldo Casali, il presidente della Giuria Arnaldo Colasanti e il giurato Mauro Cardinali sono saliti sul palco per procedere con l’assegnazione dei premi di miglior attore, miglior attrice, miglior sceneggiatura, miglior interpretazione, miglio cortometraggio e miglior film.
La serata è proseguita poi con l’intervento dell’ospite d’onore, Alessandro D’Alatri, tra i registi più innovativi e anticonformisti del cinema italiano, e con la visione del suo documentario “Dio in tv”.
In conclusione si è avbuta la proiezione del film “Il club antioccupazione delle nonnine infuriate” di Iwajla Klinke.