Il secondo giorno della visita pastorale alla parrocchia di Santa Maria del Carmelo si è concluso con l’incontro con la pastorale familiare composta da sette famiglie che seguono la formazione delle coppie di fidanzati e il loro accompagnamento successivo al matrimonio. Ogni primavera vengono organizzate, con la stretta collaborazione del parroco, una serie dl incontri in preparazione al matrimonio per le coppie dl fidanzati della parrocchia e non. Gli incontri si concludono con un giorno di ritiro e la presentazione delle coppie alta comunità durante al celebrazione principale della domenica. Seguendo quanto indicato dalla diocesi, il gruppo di pastorale familiare sta pensando al progetto 0-6 anni per il coinvolgimento delle famiglie per il periodo che va dal momento del Battesimo alla prima Comunione. Ogni anno viene viene celebrata a festa del battesimo per le famiglie di tutti i bambini che sono stati battezzati nell’anno solare precedente e poi incontri con le famiglie dei ragazzi del catechismo. L’intento prioritario è quello di invitare le coppie degli sposi, ormai famiglia, i quali hanno partecipato agli incontri nei vari anni, a partecipare ad incontri o scadenza mensile per riuscire a coinvolgerli nell’attività parrocchiale.
Il vescovo ha ribadito l’importanza di creare relazioni e avviare un percorso continuo con le coppie nella comunità e ha invitato i coniugi presenti a ad alimentare sempre la vita di fede altrimenti ci si indebolisce umanamente e spiritualmente. “Le difficoltà della vita di oggi – ha detto il vescovo – saranno difficili da superare se non saremo rafforzati da una vita cristiana intensa, non saremo capaci di affrontare ma solo subire le difficoltà e ostacoli che il mondo pone a tutti”.
E in questo è importante la comunità e la trasmissione della fede ai bambini “sono le famiglie che danno testimonianza importante, dagli anziani, ai malati e alle altre famiglie. La grazia del Signore è quello che vi aiuta ad amare, ed essere fedeli al Signore nella testimonianza cristiana, non siete soli ma c’è la comunità e la parrocchia ha bisogno di questa testimonianza”.
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