Durante tutto l’anno i volontari della San Vincenzo de’ Paoli fanno visita e portano cibo e vestiario alle persone senza fissa dimora che trovano riparo alla stazione di Terni e in altri luoghi della città. Settimana dopo settimana la conoscenza diventa sempre più forte, ci si confida, si raccontano storie di vita e si festeggiano anche i compleanni. Come accaduto in uno delle visite estive prima delle vacanze, quando i volontari si sono ritrovati nella cappella della stazione per la recita del rosario – anche questa divenuto un momento d’incontro comune – e poi per la festa con torta e candeline.
Nell’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto, che la san Vincenzo porta avanti dal 2001 e che coinvolge nei tre giorni di uscita serale 18 volontari, nello scorso anno sono stati distribuiti 25 sacchi a pelo, 35 coperte, calzature e vestiario, 120 sacchetti con prodotti per l’igiene personale e 2900 sacchetti con generi alimentari.
Un’attività che rientra nel progetto “La casa di Federico – assistenza ai senzatetto” (che porta il nome del beato Federico Ozanam fondatore della San Vincezo de’Paoli) che è una casa ideale in cui vengono ospitate tutte le persone che vivono in strada nell’attesa di avere una casa vera e propria in cui prendersi cura di loro in maniera più efficace nello stile vincenziano.
I volontari, inoltre, si sono fatti carico dell’assistenza in ospedale nei casi in cui qualcuno è stato ricoverato e di provvedere al necessario corredo oltre a sostenere spese per medicinali e visite mediche. In qualche caso a sostenere le spese di viaggio per le persone che hanno lasciato la città e fornito piccoli aiuti economici nei casi di estrema necessità. La maggior parte delle persone che incontrano i volontari della San Vincenzo vivono soprattutto in strada e in qualche caso, per un tempo limitato, vengono ospitati o della Caritas o della parrocchia di Santa Croce.
“Alla stazione si fanno trovare soprattutto per parlare – spiegano i volontari -. Nell’anno scorso abbiamo incontrato 54 diverse persone. Di questo totale: 9 donne e 45 uomini, 29 italiani, 14 comunitari e 11 extracomunitari, circa la metà delle persone le abbiamo incontrate una sola volta, le altre in maniera costante. Collaboriamo anche con il Comune di Terni e le altre associazioni nel progetto Notti Sicure e nello scorso inverno per l’emergenza freddo con l’ospitalità presso case messe a disposizione sempre dal Comune”.
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