In occasione della visita pastorale alla comunità di Stroncone il vescovo ha incontrato la fraternità dell’ordine Francescano secolare nella chiesa di San Francesco. Una fraternità che nel 2019 festeggia il 120 anno della costituzione e che è la fraternità più antica dell’Umbria. Conta sei professe e altre persone che stanno svolgendo il cammino formativo ed impegnata in vari servizi nella chiesa sia nella liturgia, che nella carità, nella visita alle persone sole e malate e alla residenza per anziani “Villa Giulia”. “Voi date la testimonianza del volto francescano nel mondo, nella preghiera e apostolato comune, nel mondo per essere fermento nello stile di san Francesco – ha detto il vescovo e vi incoraggio a proseguire nella missione e carità a servizio alla chiesa e a sostenere la devozione al beato Antonio soprattutto tra i ragazzi e i giovani”.
Nel pomeriggio presso l’oratorio si è svolto l’incontro con le associazioni ecclesiali e laicali presenti nel territorio: associazione gemellaggio con la città di Voves in Francia; Protezione civile, Acli gruppo di Coppe e di Stroncone, le Contrade Arco e Castello, la banda musicale Le Contrade e la banda musicale 1858, la Pro loco di Stroncone, Legambiente, Ente agosto stronconese, Gruppo speleologico, Avis Stroncone, Pro loco, Comitato Sant’Antonio abate, oratori e circoli affiliati Anspi. I rappresentanti delle associazioni hanno salutato il vescovo e presentato le loro attività per la promozione sociale e culturale del territorio, alcune di lungo corso altre sorte più recentemente.
Il vescovo si è complimentato per la ricchezza e bellezza delle iniziative, per il servizio e l’impegno per la comunità.
“Con il vostro impegno date un contributo notevole alla crescita culturale di questa città, a conservare e arricchire la cultura di questa città a partire dalle tradizioni che vi sono state consegnate. Non solo le tradizioni ma anche le vostre radici cristiane, perchè nelle iniziative che voi avete ricordato possono benissimo collaborare credenti e non credenti, perché è un servizio alla collettività, alla società. C’è poi una dimensione che va sottolineata che è quella del volontariato, tutto quello che vuoi fate non è soltanto dedicare del tempo ma qualcosa di voi. A volte in tanta ricchezza di presenze il rischio è che si si generino contrapposizioni, un po’ di gelosia, ma dobbiamo metterci l’impegno perché siano superati e vivere nella comunione e nell’unità”.
In serata l’incontro con i giovani quelli più grandi che hanno svolto l’attività dei campi di lavoro a Gualdo con i Focolarini e che si incontrano periodicamente in parrocchia, gli adolescenti del gruppo interparrocchiale della unità pastorale, un gruppo Scout Terni 3, insieme agli animatori e responsabili del circolo Anspi e assistente spirituale padre Lorenzo Spezia.
Il vescovo ha ricordato la recente lettera di papa Francesco sui giovani e per i giovani “Christus vivit” che raccoglie i suggerimenti, le riflessioni dei vescovi di tutto il mondo con un gruppo di giovani di tutto il mondo durante il Sinodo sui giovani. La lettera sarà consegnata in diocesi nella prossima veglia di Pentecoste dell’8 giugno. “Papa Francesco ci ricorda che i giovani non sono il futuro della società, ma sono l’oggi della società – ha detto il vescovo – non dovete vivere in funzione di domani, ma in funzione dell’oggi. E ancora il papa Francesco dice non siate, in modo particolare ai cristiani, giovani da salotto a significare che la vita di ognuno di voi deve avere un impegno, un servizio nei confronti degli altri, degli amici, della società, della scuola, che servirà a voi stessi per crescere, allargando gli orizzonti e non fermandovi al vostro gruppo, perchè perdete la ricchezza di umanità che c’è nel parlare, il guardarsi negli occhi, nel parlare l’uno con l’altro, nel fare dei progetti e cominciare a realizzarli”.