Il vescovo, nel corso della visita pastorale, accompagnato dal direttore della Caritas Ideale Piantoni, dal vicedirettore Sandro Maschiella e dagli operatori ed educatori presso le strutture, ha visitato le case di accoglienza “O.Parrabbi” e “Armeni” della Caritas diocesana che accolgono persone senza fissa dimora per un periodo limitato nelle ore serali e notturne.
La casa di accoglienza “O. Parrabbi” è parte di un sistema di accoglienza promosso dalla Caritas di Terni, Narni, Amelia e gestito dall’Associazione di volontariato San Martino ed è organizzato in modo modulare e diversificato tale da permettere al “Centro di ascolto” di utilizzare le risorse disponibili in modo da accompagnare la persona, che necessita aiuto temporaneo, fino al rientro nella normalità. L’ospitalità si configura come concessione a titolo temporaneo e gratuito di un posto letto nella casa, in camere condivise con altri ospiti.
Nella Casa di Accoglienza “O. Parrabbi” trovano accoglienza temporanea solo uomini fino ad un numero massimo di nove persone. Il tempo di permanenza nella struttura non può superare i 3 mesi.
Il vescovo si è intrattenuto con gli ospiti presenti nelle case, chiedendo notizie sulla loro situazione e sulle difficoltà che hanno incontrato in Italia, in particolare determinate dalla difficoltà di avere un’occupazione stabile o quantomeno saltuaria.