Celebrata la festività pasquale con la suggestiva liturgia della benedizione del fuoco e con l’accensione del cero pasquale, ornato dalle monache di clausura, portato in processione lungo la navata centrale della cattedrale di Terni nella celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese. E’ seguita la Liturgia della parola con leletture dell’Antico Testamento e Liturgia battesimale con la benedizione dell’acqua del fonte battesimale, l’aspersione dell’assemblea e il battesimo del piccolo Valerio, entrato a far parte della comunità cristiana.
“Il tema della risurrezione del Signore è il tema centrale della vita cristiana, senza la risurrezione del Signore non c’è vita cristiana, non ci sono le ragioni della vita – ha detto il vescovo. E’ un momento carico di emozione quello che viviamo, punto più alto della nostra vita cristiana e ecclesiale, in comunione con tutta la chiesa, con papa Francesco, i vescovi, presbiteri diaconi, il popolo di Dio. Radunati nel cuore della notte per rivivere e incontrare il Signore risorto. Nel cuore della notte, abbiamo fatto memoria di quelle altre notti fondamentali nella storia del genere umano e nella storia della salvezza: la notte della creazione, dell’esodo e la notte di Pasqua nella quale il Signore ha vinto la morte, è risorto, è apparso agli apostoli e alle donne e anche a noi. Anche noi ci siamo affacciati al sepolcro, siamo stati immersi nel sepolcro della morte, ma nel battesimo siamo risorti con lui a vita nuova. Facciamo memoria di quell’evento straordinario da cui avuto origine tutto, memoria del battesimo. Abbiamo concluso il cammino quaresimale, ci siamo immersi nella passione morte del Signore, e ora vogliamo aprire gli occhi e sentire e sperimentare la presenza del risorto in mezzo a noi, che è stata evocata nella parola di Dio, nel canto dell’exultet, nella luce del cero pasquale vero simbolo del Signore risorto e nel canto dell’alleluia. Questo dopo la penitenza, dopo l’interiorità e il silenzio della quaresima e di questi giorni”.
“L’Eucarestia che celebriamo compie e attualizza il mistero pasquale dalla notte di Pasqua, ogni domenica. Viviamo da risorti, cercando e seminando i semi non della morte ma della vita: comunione, benevolenza, carità, speranza, ottimismo, comprensione, concordia, perdono, pazienza, pietà, pace. Questi sono i semi della resurrezione nell’umanità e nella chiesa e che siamo chiamati a diffondere attorno a noi consapevoli dei nostri limiti e anche consapevoli che Gesù è morto e risorto per noi”.
FOTOGALLERY CELEBRAZIONE DELLA PASQUA AD AMELIA