Con la celebrazione nel Duomo di Sangemini di domenica 28 ottobre si è conclusa la visita pastorale del vescovo alla parrocchia dei Santi Gemine e Giovanni Battista a Sangemini. Quattro giorni vissuti nell’incontro con le diverse realtà associative del territorio, con i ragazzi del catechismo, con gli studenti della scuola, con gli operatori pastorali, con la visita alle aziende, l’incontro con i lavoratori e nella visita ai malati e anziani. Il vescovo ha ringraziato la comunità e i sacerdoti don Gianni Sabatini e don Andrea Morelli per l’accoglienza. Una comunità di antica e lunga tradizione, che si è arricchita della testimonianza di santi che sono passati in questi luoghi e che hanno custodito e trasmesso il deposito della fede, l’amore e la carità.
“La vostra comunità è piena di doni del Signore – ha detto il vescovo – che raccoglie una tradizione per rinnovarla e trasmetterla agli altri. Le chiese sono testimonianza del passato ricco, ma anche una provocazione, perchè non sono solo mura ma sono il richiamo a rinnovare la nostra vita di comunità e a rendere vive le chiese e non solo luogo di fraternità e familiarità ma si allontanano dal senso vero che hanno avuto all’inizio. Costruire la chiesa fatta di persone, fatta di ministri, straordinari, catechisti. operatori della carità, di persone che annunciano il Vangelo. Questo ha bisogno di essere rinvigorito in questa comunità. Insieme fare un cammino di fede per diventare annunciatori del suo Vangelo”.
A conclusione il vescovo ha dato alcune indicazione e prospettive da seguire: “rinnovare e rinvigorire la pastorale giovanile anche con l’aiuto dei genitori che si possono mettere insieme ai sacerdoti per creare un ambiente idoneo per la crescita cristiana dei giovani. Chi ha a cuore il futuro della comunità, di questi ragazzi, qualcosa in più deve fare perchè si arrivi a formare una comunità che si ama nel Signore e che educano i giovani e i ragazzi. La liturgia non può essere solo azione del sacerdote ma ci vogliono i ministri e collaboratori, perchè la liturgia è opera corale”.
In precedenza il vescovo ha presieduto la celebrazione nella cappella del centro pastorale di Santa Chiara ad Acquavogliera dove ha incontrato la comunità locale e la Misericordia di Terni.
“C’è bisogno anche che sosteniate i sacerdoti nel loro ministero, che questo luogo che è sorto come luogo di animazione Cristiana non può essere portata avanti solo dai sacerdoti, ma deve essere portata davanti avanti da voi. Deve essere un centro di spiritualità di vita cristiana, un faro di fede. Affido a voi questa mia richiesta e ho fiducia che voi come avete fatto finora riuscirete a tenerlo vivo. Vi ringrazio per tutto quello che fate, per l’accoglienza che mi avete riservato e soprattutto vi ringrazio per la vostra sequela di Gesù perché andando con Gesù si può annunciare il Vangelo a tanti altri”.