L’assemblea annuale della Società San Vincenzo de’ Paoli si terrà domenica 10 aprile alle ore 9.30 presso la parrocchia di Santa Maria del Rivo, aperta dalla celebrazione eucaristica presieduta dall’assistente spirituale don Luca Andreani. Seguirà l’assemblea plenaria delle varie conferenze parrocchiali, del consiglio centrale con la relazione consuntiva delle attività svolte nel 2015 della presidente diocesana Antonella Catanzani.
Un bilancio del servizio offerto dalle varie parrocchie dove la San Vincenzo opera e soprattutto per condividere le esperienze alla luce delle nuove forme di povertà che interessano il territorio alle quali si cerca di dare risposte adeguate e efficaci secondo lo stile della prossimità e amicizia della San Vincenzo. L’incontro si concluderà con il pranzo nell’oratorio parrocchiale.
Gli aiuti – «Quest’anno sono state aiutate 2735 persone, 901 famiglie, di questi 433 sono minori. – spiega la presidente Antonella Catanzani -. Continua il trend negativo iniziato lo scorso anno: gli assistiti risultano diminuiti rispetto a quelli dell’anno precedente, ma non perché siano diminuiti i poveri, anzi le situazioni si sono aggravate, è diminuita la nostra capacità di aiutarli per mancanza di disponibilità economiche e di minori contributi economici elargiti da Enti e benefattori privati. Rispetto al 2013 abbiamo aiutato 1235 persone in meno Questo perché abbiamo fatto un migliore monitoraggio e selezione dei casi seguiti e un buon lavoro di rete, ma anche e soprattutto perché abbiamo avuto momenti di difficoltà economica».
Del totale delle persone aiutate 55% sono italiani, 15% comunitari e 30% extracomunitari. Continuano ad aumentare le famiglie italiane aiutate anche con il sostegno morale e spirituale, perché la povertà sicuramente pesa più a chi la vive come una nuova situazione, a chi un tempo aveva risorse anche per aiutare le persone più bisognose.
Sono stati distribuiti aiuti per circa € 130.000, il 20% in meno dello scorso anno, destinati a pagamento di affitti, spese condominiali e utenze (luce, acqua e gas); distribuzione di 12.000 pacchi composti da generi alimentari e prodotti per l’igiene persona e della casa; pagamento di testi, materiali scolastici e spese per il servizio di trasporto e mensa; pagamento di medicinali, ticket sanitari e visite mediche.
Inoltre nell’attività del giro notturno di assistenza ai senzatetto sono stati distribuiti: 30 sacchi a pelo, 35 coperte, calzature e vestiario, 140 sacchetti con prodotti per l’igiene personale e 2800 sacchetti con generi alimentari.
Aiutiamoli a sopravvivere con dignità – L’attività ordinaria si esprime in larga parte nel progetto “Aiutiamoli a sopravvivere con dignità” finanziato lo scorso anno dalla Fondazione Carit con un contributo di € 70.000 per l’accompagnamento costante e l’aiuto materiale che permette alla persona che sta vivendo situazioni economiche difficili di riappropriarsi della dignità offesa. Gli interventi effettuati permettono di colmare, almeno in parte, le principali carenze dovute alle disuguaglianze sociali, compresa la difficoltà nelle relazioni familiari e interpersonali in generale.
«Le nuove povertà sono quelle delle tante giovani famiglie che, con difficoltà, palesano lo stato di bisogno che si sta vivendo come nuova e inaspettata fase di una vita che era stata progettata con l’entusiasmo di chi pensa di avere la certezza del lavoro – spiega ancora Catanzani -. Inoltre, seguendo il trand dello scorso anno, diverse famiglie straniere, soprattutto comunitarie, sono state costrette a lasciare la città a causa del perdurare della mancanza di lavoro e ai sono trasferite al nord Italia o in altri Paesi Europei. Cominciamo a verificare lo stesso fenomeno anche nei singoli, italiani e stranieri, in maggior parte giovani e di sesso maschile, in cerca di prospettive migliori altrove. In questo mare di disillusioni, scoraggiamento e rassegnazione sta anche a noi che condividiamo ogni giorno il peso di questa crisi, far emergere con proposte e pressioni qualche buona opportunità, economica, culturale, solidale che Terni può ancora offrire».
Emporio Bimbi – Entro l’estate prenderà il via l’ultimo progetto predisposto dell’Emporio Bimbi, nato dalla considerazione che i bambini non hanno colpe, né della crisi, né della povertà in cui vivono, né del degrado morale e culturale della loro famiglia. L’Emporio serve a fornire tutti quei beni essenziali che spesso mancano nelle case: dagli alimentari ai pannolini ai prodotti per l’igiene personale, al materiale scolastico, abbigliamento, giocattoli e attrezzature per la prima infanzia. Si punterà pure sulla raccolta dell’usato per diffondere la cultura del riciclo e della lotta agli sprechi. C’è un fine educativo anche per i bambini: chi ha tanto deve imparare a condividere con i meno fortunati.
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