Nella giornata mondiale del malato, nell’anniversario delle apparizioni della Madonna a Lourdes, sabato 11 febbraio, è stata celebrata la novena di San Valentino nella basilica del santo patrono di Terni, animata dall’Unitalsi sottesezione di Terni e dal Centro Volontari della Sofferenza. La celebrazione è stata presieduta dall’assistente diocesano dell’Unitalsi mons. Carlo Romani e concelebrata dal parroco padre Bose Vellasery.
Mons. Romani ha ricordato come papa Francesco nel suo messaggio per la XXV giornata del malato sottolini che: “ogni malato è e rimane sempre un essere umano, e come tale va trattato”, e auspica che la ricorrenza sia occasione per un nuovo slancio nella “diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente”, e di “rinnovato impulso a lottare per il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone, anche attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche, alla tutela dei più deboli e alla cura dell’ambiente”.
“Santa Bernadette racconta che la Vergine, da lei definita “la Bella Signora”, la guardava come si guarda una persona – ha ricordato don Carlo -. Bernadette, povera, analfabeta e malata, si sente guardata da Maria come persona. La Bella Signora le parla con grande rispetto, senza compatimento”. Bernadette, dopo essere stata alla Grotta, grazie alla preghiera trasforma la sua fragilità in sostegno per gli altri, grazie all’amore diventa capace di arricchire il suo prossimo, come ha testimoniato anche a Terni il venerabile Giunio Tinarelli che nella malattia e sofferenza è stato di conforto e sostegno per tanti malati e non solo.