Nei giorni scorsi tutti abbiamo potuto leggere le varie disposizioni circa le celebrazioni della Settimana Santa in questo anno 2020, tempo di pandemia di Coronavirus. Chiedo ai sacerdoti e ai fedeli tutti di attenersi, in spirito di comunione, alle seguenti indicazioni.
Richiamo due premesse e alcune disposizioni:
a) le Autorità chiedono di evitare assembramenti di persone per il rischio di Coronavirus.
b) le Liturgie siano celebrate dignitosamente almeno con la presenza di alcuni ministri idonei.
1. Solo nella cattedrale e nelle chiese parrocchiali, a determinate condizioni, si potranno celebrare, in via eccezionale, senza concorso di popolo, le liturgie della settimana Santa.
2. “Per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione (Cei, Orientamenti per la Settimana Santa). Pertanto i parroci potranno celebrare il Triduo pasquale, in assenza di fedeli, solo se sarà assicurata la presenza dei suindicati ministri. Ricordo che tali norme valgono sempre, non solo in questa circostanza. (cfr “Paschalis Solemnitatis – Preparazione e celebrazione delle feste pasquali).
3. Dove non è possibile avere la presenza di tali ministri è bene che il sacerdote si unisca al parroco confinante o della comunità pastorale oppure preghi con la Liturgia delle ore.
4. I fedeli siano invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi. I media della CEI — a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu — copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre; il sito https://chiciseparera.chiesacattolica.it, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Liturgico Nazionale e ai contributi condivisi dal territorio, rimane un possibile riferimento anche per la sussidiazione.
5. Suggerisco di anticipare di 1 ora gli orari delle celebrazioni rispetto alla celebrazione del Santo Padre, alle quali si orientino i fedeli. Celebrare allo stesso orario è un bel segno di comunione nella nostra chiesa diocesana.
Pertanto gli orari potranno essere i seguenti:
Domenica Palme ore 10.00
Giovedì Santo ore 17.00
Venerdì Santo Ore 17.00
Veglia Pasquale ore 21.00 (in sintonia col Papa)
Domenica di Pasqua ore 10.00.
6. Per la Domenica delle Palme una distinzione tra la celebrazione in Cattedrale, presieduta dal vescovo, e quella nella chiesa parrocchiale. Nel primo caso venga assunta la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all’interno della chiesa con ramo d’ulivo o di palma. In Parrocchia l’ingresso del Signore in Gerusalemme viene commemorato in forma semplice (terza forma del Messale Romano pag. 121). Si raccomanda di non lasciare all’ingresso della chiesa cesti con rami di ulivo per evitare assembramenti di persone.
7. Messa crismale: viene trasferita a data da stabilirsi dai vescovi
8. Giovedì Santo: La Congregazione per il Culto Divino concede in via straordinaria ai presbiteri la facoltà di celebrare la S. Messa senza concorso di popolo (però sempre con la presenza dei ministri). Stabilisce che siano omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo viene riposto nel Tabernacolo.
9. Venerdì Santo: La Congregazione per il Culto Divino chiede che il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti”. (il testo viene allegato alla presente). Sono sospese le celebrazioni pubbliche di pietà popolare (via crucis ecc…).
10. Veglia pasquale: il Decreto della Congregazione prescrive che sia celebrata esclusivamente nelle chiese cattedrali e parrocchiali (sempre dove è assicurata la presenza dei ministri). Rinvia i battesimi e prevede che si mantenga soltanto il rinnovo delle promesse battesimali.
11. Giorno di Pasqua: si celebri una sola Messa, come sempre e più di sempre per il popolo.
12. Si suonino le campane in coincidenza con le celebrazioni eucaristiche (il venerdì santo e sabato santo le campane tacciono)
13. Non è superfluo ricordare ai parroci di più parrocchie di celebrare in una sola chiesa parrocchiale anche qualora potrebbe esserci la presenza dei ministri.
14. Dove non è possibile celebrare in modo dignitoso si ricordi che la Liturgia delle Ore, secondo le indicazioni del Breviario, può essere il nutrimento spirituale per chi non potesse celebrare.
15. Al di fuori della chiesa cattedrale e delle parrocchie non ci saranno nel territorio della diocesi celebrazioni del Triduo pasquale.
Si ricorda che in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi.
Auguro a tutti, presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e fedeli laici di vivere in pienezza e in comunione i giorni santi che sono davanti a noi, nonostante i limiti e le mortificazioni, che ci sono imposte dalla pandemia.
Il Signore vi benedica
+ P. Giuseppe Piemontese OFM Conv
Vescovo di Terni-Narni-Amelia
Vescovo Piemontese -Disposizioni per la SETTIMANA SANTA 2020
Venerdì Santo, Preghiera universale pandemia
I documenti ufficiali pubblicati:
Nota del Ministero dell’Interno 27-3-2020
CEI_orientamenti_settimana_santa_aprile_2020
Decreto della Congregazione per il Culto Divino in tempo di Covid 19