Grande successo e partecipazione per la “Festa della Befana della San Vincenzo de’Paoli” che si è svolta il 6 gennaio presso il nuovo centro sociale di Valenza. Circa 300 ospiti di diverse nazionalità, famiglie, anziani, poveri, extracomunitari assistiti dall’associazione caritativa, insieme ai benefattori e volontari, al gruppo di animazione Supermatti, hanno festeggiato insieme l’ultimo giorno delle celebrazioni natalizie, con una ricca merenda per tutti, la tombolata, i regali alle famiglie, tutti in trepida attesa dell’arrivo della Befana che ha dispensato calze pieni di dolciumi e giochi a bambini festanti e la conclusione con i fuochi artificiali. Alla festa hanno portato il loro saluto anche il direttore della Caritas diocesana diacono Ideale Piantoni, il parroco di Sant’Antonio padre Luca Paraventi, il parroco di Campomicciolo don Angelo D’Andrea e l’assistente spirituale della San Vincenzo diocesana e parroco di Borgo Rivo don Luca Andreani.
Una tradizione d’inizio anno, che nello spirito dell’associazione di volontariato San Vincenzo de’ Paoli di Terni, rinnova una piacevole occasione di festa e d’incontro per molte famiglie, per ritrovarsi insieme in allegria, cercando di allontanare per un giorno i tanti problemi che vivono le famiglie assistite. Un’iniziativa di solidarietà della San Vincenzo de’ Paoli che si aggiunge al settimanale impegno costituito dalla distribuzione di generi di prima necessità ed aiuti finanziari. Una solidarietà attiva ed estesa che si alimenta di quell’amore che privilegia gli altri, perché i poveri, i deboli, i bisognosi siano amati e accolti.
“Sono momenti importanti di festa e di solidarietà – spiega Antonella Catanzani, presiedente della San Vincenzo de Paoli diocesana – che cementano l’amicizia tra soci, benefattori e assistiti. Sono occasioni d’incontro per uscire dalla solitudine che spesso diventa il male peggiore per chi vive situazioni di povertà e disagio, e per trovare momenti di socializzazione e di evasione dal grigiore della quotidianità. Cercheremo, in futuro, di organizzare altri incontri proprio per non limitare il nostro impegno alla sola assistenza materiale per rinnovare la nostra specifica opera di che è di prossimità, condivisione e amicizia con chi è più bisognoso”.