Con l’avvio dell’anno pastorale riprende l’attività catechistica nelle parrocchie da quella per i ragazzi, ai giovani e agli adulti che, come tradizione, viene ufficializzata con il mandato ai catechisti e a tutti coloro che nelle comunità svolgono un servizio pastorale nell’ambito della liturgia, della carità e della gestione economica, affidato nel corso della celebrazione nella cattedrale di Terni presieduta dal vescovo.
Nella particolare occasione del Giubileo della Misericordia, la celebrazione è stata preceduta dal pellegrinaggio dalla chiesa di San Pietro in Terni e dal passaggio della porta santa della Cattedrale. Alla celebrazione hanno preso parte i catechisti delle 81 parrocchie della diocesi e i sacerdoti, per ricevere quel mandato ad essere servitori del Vangelo da donare a tutti. Nel cammino dell’iniziazione cristiana intrapreso in diocesi da alcuni anni, un ruolo rilevante assume l’intera comunità ecclesiale, una comunità permeata dal Vangelo che riscopre il valore e la bellezza della celebrazione domenicale e che diventa essa stessa unita, attraente, accogliente e educante, una comunità che accoglie e fa vivere esperienze significative di vita cristiana.
“E’ la nostra una comunità ricca di tanti ministeri, di tanti servitori del Signore, tutti necessari per edificare la chiesa – ha detto il vescovo -. Un ‘occasione per metterci tutti in ascolto della Parola di Dio, di quanto il Signore ci comunica e ci indica. Il cammino di fede nelle nostre comunità procura serenità, contentezze ed entusiasmo, perché è la fede che salva nell’incontro e nell’abbraccio con Gesù”.
Il vescovo ha poi invitato ad una maggiore consapevolezza che ogni servizio alla Chiesa è essenzialmente annuncio di Gesù e non occasione “per soddisfare il nostro amor proprio, di apparire e cercare consenso dagli altri – ha detto Piemontese -. Il nostro servizio è il luogo della nostra santificazione, dell’incontro con Gesù dove annunciamo ed edifichiamo il regno. E’ risposta gratuita o esercizio di potere inconcludente? Abbiamo bisogno di riscoprire il centro delle motivazione della sequela di Gesù come ministri guariti dalla sua Misericordia e ministri della sua Misericordia”
L’OMELIA DEL VESCOVO
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