Celebrata nella Cattedrale di Terni la giornata per la vita Consacrata con i religiosi e religiose delle varie congregazioni, ordini e istituti religiosi presenti in diocesi, nella concelebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese.
Il vescovo nel ringraziare tutti i religiosi e religiose per l’opera e la testimonianza portata in diocesi, specialmente coloro che sono venuti da lontano ad annunciare e il Vangelo e condividere la testimonianza dell’amore del Signore, ha ricordato come «la vocazione sia una storia di grazia per ogni battezzato ma in modo particolare per coloro che il Signore ha chiamato a seguirlo da vicino. Una presenza quella dei religiosi che è coessenziale alla natura della chiesa. Un ruolo importante nel manifestare il volto della chiesa in un aspetto particolare. In un modo che ha altri valori, la professione religiosa è quella di vivere secondo i valori delle beatitudini, di testimoni dei valori del Regno proclamati nel vangelo delle beatitudini. Porre a base della nostra esistenza i criteri che sono contrari a quelli del mondo e che Gesù ci indica nel Vangelo delle beatitudini. Tutti siamo chiamati ad essere uomini e donne evangelici, chiamati a vivere secondo il Vangelo nella concretezza della chiesa particolare».
«Un aspetto fondamentale è la vita fraterna in comunità – ha aggiunto il vescovo – che va alimentata con la preghiera comunitaria e la partecipazione ai sacramenti e nel dialogo sincero e leale nella comunità».
Il vescovo, ricordando le parole di papa Francesco, ha sottolineato l’importanza dell’accompagnamento e direzione spirituale, specie verso i giovani. “Il discernimento che dobbiamo imparare a fare per porci accanto agli altri, ai giovani per il quale oggi non abbiamo più tempo, mancano validi accompagnatori religiosi che pieni di Dio riescono non solo a discernere la volontà di Dio ma indicare percorsi che aiutino le persone a riconoscere la propria vocazione e mettersi al servizio di Dio e della chiesa”.
Facendo riferimento alla crisi vocazionale che genera preoccupazione per la continuità delle stesse congregazioni religiose, il vescovo ha sottolineato come «è nel Signore che dobbiamo avere fiducia, dedichiamoci a promuovere la vocazione di ogni battezzato, di ogni cristiano secondo i segni di Dio. Ogni religioso è un animatore vocazionale. La crisi delle vocazioni religiose è una realtà che ha due aspetti: sia per la diminuzione di vocazioni alla vita consacrata e l’altro è l’alto tasso di abbandono da parte dei consacrati e consacrate. Un problema di fedeltà che non si prolunga per tutta la vita. In che modo ci prendiamo cura della nostra vocazione? Una fedeltà che si manifesta nella preghiera e nell’abbandono al Signore, che con la sua grazia può sostenerci nella fedeltà. Abbandoni dovuti ad una società consumistica e che non aiuta nella perseveranza della vocazione. Abbiamo dimenticato una vita semplice e austera che rende liberi di richiamare un ritorno ai valori originali del Vangelo. Il papa parla di relativismo pratico che ci assorbe nella vita di tutti i giorni e che impedisce la totale dedizione a Dio sommo e unico bene, che impediscono di mostrare la bellezza della propria consacrazione al Signore alla chiesa”.
In diocesi sono presenti circa 90 religiosi e religiose, suddivisi in 12 comunità religiose maschili tra Francescani minori, cappuccini e conventuali, frati Carmelitani scalzi, Salesiani, Vocazionisti, Ricostruttori nella preghiera e comunità missionaria della Provvidenza Santissima dal Brasile. Quattordici le comunità religiose femminili, di cui tre di monache di clausura: Carmelitane scalze e Clarisse a Terni, Benedettine ad Amelia. A Terni operano le suore di “Ravasco”, le suore della Provvidenza e dell’Immacolata Concezione, le suore missionarie Identes, le suore Nostra Signora dell’incarnazione della Costa d’Avorio, suore diocesane Maria madre della chiesa e Ordo Virginum. Nell’amerino le suore Marianiste, le suore catechiste del Sacro Cuore e le Figlie del carmelo, ad Otricoli le suore missionarie Nostra Signora di Fatima, a Narni le suore consolatrici del Sacro Cuore di Gesù.